sabato 31 gennaio 2009

Timballo di anelletti

Era qualche settimana che avevo un pacco di anelletti e ogni volta che lo guardavo dicevo: adesso ci faccio un bel timballo, ma puntualmente succedeva qualcosa che mi faceva cambiare idea.
Oggi l'ho fatto, e devo dire che ne è valsa l'attesa :-)

La ricetta l'ho presa su Gennarino.
250 gr di anelletti
250 gr di carne macinata mista (vitello e maiale)
100 gr di pecorino a cubetti
30 gr di caciocavallo grattuggiato
salsa di pomodoro
130 gr di piselli
1/2 bicchiere di vino bianco secco
carota/cipolla/sedano

Far soffriggere il battuto di odori nell'olio e poi aggiungere la carne. Farla rosolare, salare, sfumare col vino, lasciare che evapori e aggiungere la salsa di pomodoro. Far cuocere per circa 40 minuti regolando di sale. Nel frattempo lessare i piselli. Cuocere gli anelletti al dente e condire con il ragù, i piselli, il pecorino a cubetti e il caciocavallo grattuggiato.
Imburrare e spolverizzare di pangrattato gli stampini monodose o uno stampo unico, io ho usato quello a ciambella.
Cuocere in forno caldo a 190° ventilato per mezz'ora.

mercoledì 28 gennaio 2009

Ciambella da colazione

Così Adriano chiama questo dolce, anche se non ha la forma della ciambella. Era proprio quello di cui avevo voglia, qualcosa di semplice ma buono :-). Come dice sempre Adriano, sembra il bensone, ma rimane più soffice e meno secca.

Ingredienti:
420 gr di farina 00
80 gr di fecola
200 gr di burro
130 ml di latte intero
110 gr di zucchero
2 uova medie
1 bustina di lievito
1 pizzico abbondante di sale
100 gr di cioccolato fondente a scaglie
buccia di 1 limone grattugiata (io non avevo limoni con buccia (tutte grattugiate!!) ed ho usato la scorza grattugiata di 1 arancia)
semi di mezza bacca di vaniglia
zucchero in granella (io non l'avevo e ho messo quello semolato)


Impastare come una frolla, quindi farina, fecola, lievito e burro morbido, e poi aggiungere gli altri ingredienti.
Formare una pagnotta e mettere sulla placca del forno precedentemente coperta da carta da forno, spolverare con lo zucchero e cuocere in forno a 190° per i primi 10 minuti, abbassare poi a 170° e proseguire la cottura per altri 30 minuti.


Non posso dire come sarebbe stata con il limone (anche se non ho il minimo dubbio), ma l'aroma dell'arancia accostato al sapore delle scaglie di cioccolato fondente, e non è una cosa che scopro io in questo momento, lo so, ci sta proprio bene :-)


sabato 24 gennaio 2009

Muffins al panettone

Questi muffins non sono venuti un granché esteticamente, ma assicuro che sono buonissimi!!!! La prima volta ne ho assaggiato uno senza troppo entusiasmo, a dire la verità. Al primo morso, invece, mi ha subito conquistata!! Sono morbidissimi, il sapore è dolce, ma non troppo, e poi io ho aggiunto una mela a pezzetti che ci sta DIVINAMENTE :-)

Tutto nasce dall'esigenza di utilizzare in qualche modo il panettone avanzato per evitare di buttarlo. Vedo poi sul blog di Elis questa ricetta, che a sua volta ha preso dal blog di Arietta, qui, e quindi decido di provarli. Buonissimi!!!!!!! Grazie a tutte e due per l'idea!!

mercoledì 21 gennaio 2009

Treccine glassate

"Prendersi il proprio tempo.E' l'imperativo dei nostri giorni. La vita frenetica, lo stress imperante, il mondo che corre… Piano. Calma. Rallentate.Versate la farina sul piano di lavoro, poi l'acqua, infine il lievito. Sporcatevi le mani di bianco e impastate.Con calma, a lungo, ripetutamente. Quei gesti lenti e calibrati vi faranno rinascere, vi apriranno il cuore. Vi regaleranno ore di tranquillità intensa e irrinunciabile.E fare il pane si trasformerà nel vostro antistress preferito.Meglio dello yoga, meglio della meditazione! E dopo aver impastato osservate il fenomeno della lievitazione: istanti infiniti che passano e la massa che piano si alza, si gonfia, sembra sul punto di esplodere, inarrestabile.A quel punto la consistenza è cambiata, la pasta è morbida, soffice, tutta da toccare…La magia si è compiuta anche questa volta: il pane si forma sotto le vostre dita e poi di nuovo l'attesa.Tutto si inforna e finalmente il pane esce croccante dalla teglia.La casa si riempie di profumi meravigliosi, che ricordano le cucine delle nonne e i panettieri di un tempo. Siete rilassati, la famiglia si è riunita all'arrivo della magica fragranza e tutto è pronto per un pranzo che difficilmente si dimenticherà." da "La cucina italiana".

Ecco, questo è quello che penso e che provo a proposito del pane e dei lievitati in genere.

La ricetta di queste fantastiche treccine l'ho presa da un ricettario di Paneangeli e sono a dir poco meravigliose!!!!!!! Eccola:

Per l'impasto: 500 gr di farina 00 (io ho messo 400 gr di farina 00 e 100 gr di manitoba), 1 bustina di lievito di birra Mastro Fornaio Paneangeli, 50 gr di zucchero, 1 bustina di vanillina, scorza grattugiata di 1 limone, 100 gr di uvetta, 1 cucchiaino raso di sale, 1 uovo, 75 gr di burro, 275 gr di latte tipeido.
Per farcire: 50 gr di burro morbido, 50 gr di zucchero.
1 uovo per spennellare.
Glassa: 125 gr di zucchero a velo, 3 cucchiai di acqua fredda.


Setacciare la farina in una terrina larga e mescolarvi il lievito di birra. Fare una buca al centro e versarvi zucchero, vanillina, scorza di limone, uvetta, sale, l'uovo e il burro liquefatto tiepido. Amalgamare il tutto con una forchetta, aggiungendo poco alla volta il latte tiepido. Lavorare l'impasto su di un piano infarinato per almeno 10 minuti e poi porre a lievitare in un luogo tiepido (io l'ho messo in una ciotola nel forno riscaldato), fino a quando il suo volume sarà raddoppiato (io l'ho lasciato circa 1 ora e 30).
Montare il burro a crema con lo zucchero.
Stendere quindi l'impasto in un rettangolo di circa 48x34 cm e tagliarlo in 3 rettangoli di circa 34x16 cm: spalmare la metà del burro montato su di un rettangolo, sovrapporvi il secondo rettangolo, spalmare su di esso il burro rimasto e chiudere con il terzo rettangolo.
Ritagliare corca 20 pezzi da 8x3 cm circa, prenderli dalle due estremità e attorcigliarlo formando una treccina. Disporre le trecce su una teglia coperta da carta da forno premendo le estremità e porre a lievitare per circa 2o minuti.
Spennellare le trecce lievitate con l'uovo sbattuto e cuocere in forno a 180° per circa 10-12 minuti o comunque ad avvenuta doratura.
Preparare la glassa stemperando lo zucchero a velo con 3 cucchiai di acqua fredda e distribuirla sulle trecce intiepidite.
Considerazioni: io mi sono sbagliata e ne ho fatti 16 pezzi, quindi sono venuti un pò troppo grandi. La prossima volta ne farò 20 come dice la ricetta. Sono OTTIME ancora calde.







martedì 20 gennaio 2009

Crostata di amaretti

Questa è una ricetta di Dony, del forum di Gennarino, ed è BUONISSIMA!!!!
Ingredienti: 300 gr di farina 00, 10 gr di burro, 100 gr di zucchero, 3 uova, un pizzico di sale, la buccia grattugiata di un limone, mezzo cucchiaino di lievito in polvere, 100 gr di mandorle in granella, 140 gr di amaretti, liquore all'amaretto, 4 cucchiai di marmellata di albicocche, un cucchiaio di zucchero di canna (io non l'avevo e ho messo quello normale).

Preparare la frolla con la farina, il burro, lo zucchero, i tuorli (tenere da parte gli albumi), il sale, la scorza del limone e il lievito. Avvolgere nella pellicola e far riposare almeno mezz'ora in frigorifero). Stendere la pasta e mettere in una tortiera di 26 cm coperta di carta da forno. Spalmarvi la marmellata e disporvi gli amaretti bagnati velocemente nel liquore.

Montare gli albumi con 2 cucchiai di zucchero e ricoprire con questo composto gli amaretti.

Mettere sugli albumi le mandorle in granella e lo zucchero.
Cuocere in forno caldo a 180° per 40/45 minuti.
La foto dell'interno non l'ho potuta fare perché l'ho portata dai miei suoceri.
E' OTTIMA!!

giovedì 15 gennaio 2009

Una torta di carne un pò particolare

Questa ricetta l'ho presa da questo bellissimo blog e siccome ieri sera avevo tutti gli ingredienti ho deciso di provarla.
Ho preparato un ragù di carne mettendo più carne (macinato di vitella, maiale e vitellone insieme) che pomodoro, aggiungendo un pò di odori tritati (sedano, carota, cipolla e uno spicchio d'aglio intero) e lasciando il ragù abbastanza denso.

Ho cotto i piselli con un dito d'acqua, aggiungendone ancora durante la cottura per evitare di farli asciugare troppo. Poi li ho uniti al ragù
Ho messo a lessare le patate e le ho schiacciate ancora calde; quindi ho aggiunto il burro a pezzetti, parecchio parmigiano e latte quanto basta per avere una consistenza abbastanza solida. Ho regolato quindi di sale.

In una pirofila imburrata e cosparsa di pangrattato ho fatto un sottile strato di purè, poi uno strato di ragù e infine un altro strato di purè con una spolverata di pangrattato. Ho cotto 20 minuti a 170° forno ventilato. Per fare una cosa bella esteticamente e, soprattutto, per fare prima, sarebbe l'ideale usare una sac a poche, perché è un pò antipatico stendere l'ultimo strato di purè sul ragù e si rischia di fare un bel miscuglio.... Io piano piano, non trovando il beccuccio adatto (...), ce l'ho fatta, e infatti esteticamente non è un granché... In compenso il sapore è ottimo :-)