venerdì 9 luglio 2010

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Appena letto qui
......Ieri mi ha telefonato l'impiegata di una società di recupero crediti,per conto di Sky.
Mi dice che risulto morosa dal mese di settembre del 2009. Mi chiede come mai.
Le dico che dal 4 aprile dello scorso anno ho lasciato la mia casa e non vi ho più fatto ritorno. Causa terremoto. Il decoder sky giace schiacciato sotto il peso di una
parete crollata.
Ammutolisce.
Quindi si scusa e mi dice che farà presente quanto le ho detto a chi di dovere. Poi, premurosa, mi chiede se ora, dopo un anno, è tutto a posto.
Mi dice di amare la mia città, ha avuto la fortuna di visitarla un paio di anni fa. Ne è rimasta affascinata. Ricorda in particolare una scalinata in selci che scendeva dal Duomo verso la basilica di Collemaggio.
E mi sale il groppo alla gola. Le dico che abitavo proprio lì.
Lei ammutolisce di nuovo. Poi mi invita a raccontarle cosa è la mia città oggi.
Ed io lo faccio.
Le racconto del centro militarizzato. Le racconto che non posso andare a casa mia quando voglio. Le racconto che, però, i ladri ci vanno indisturbati.
Le racconto dei palazzi lasciati lì a morire. Le racconto dei soldi che non ci sono, per ricostruire. E che non ci sono neanche per aiutare noi a sopravvivere.
Le racconto che, dal primo luglio, torneremo a pagare le tasse ed i contributi, anche se non lavoriamo. Le racconto che pagheremo l'i.c.i. ed i mutui sulle case distrutte. E ripartiranno regolarmente i pagamenti dei prestiti. Anche per chi non ha più nulla. Che, a luglio, un terremotato con uno stipendio lordo di 2.000 euro
vedrà in busta paga 734 euro di retribuzione netta. Che non solo torneremo a pagare le tasse, ma restituiremo subito tutte quelle non pagate dal 6 aprile.
Che lo stato non versa ai cittadini senza casa,che si gestiscono da soli, ben ventisettemila, neanche quel piccolo contributo di 200 euro mensili che dovrebbe aiutarli a pagare un affitto. Che i prezzi degli affitti sono triplicati. Senza nessun controllo. Che io pago ,in un paesino di cinquecento anime, quanto Bertolaso pagava per un'appartamento in via Giulia, a Roma.
La sento respirare pesantemente. Le parlo dei nuovi quartieri costruiti a prezzi di residenze di lusso.
Le racconto la vita delle persone che abitano lì. Come in alveari senz'anima. Senza neanche un giornalaio. O un bar. Le racconto degli anziani che sono stati sradicati dalla loro terra. Lontani chilometri e chilometri. Le racconto dei professionisti che sono andati via. Delle iscrizioni alle scuole superiori in netto calo. Le racconto di una città che muore.
E lei mi risponde, con la voce che le trema. " Non è possibile che non si sappia niente di tutto questo. Non potete restare così. Chiamate i giornalisti televisivi. Dovete dirglielo. Chiamate la stampa. Devono scriverlo."

Loro non scrivono voi fate girare

3 commenti:

Serena ha detto...

Oddio, mi viene da piangere... Questo paese fa proprio schifo. ma schifo sul serio... qualche giorno fa sono stata lapidata per aver scritto sul blog che me ne vergogno, ma come si fa ad andare fieri di uno stato in cui accadono queste cose e in cui nessuno alza la voce per denunciarle? Noi possiamo farle girare finché qualche decreto non tapperà la bocca anche ai blog, ma il vero dramma, al di là dei misfatti dei nostri governanti, è il silenzio dei nostri mezzi di informazione. E'da quello che si riconosce la fine della libertà.

michela ha detto...

E' una vergogna, quando l'ho letto anche a me veniva da piangere.... ma come si fa? Come si fa a trattare le persone in questo modo? Non serviranno a niente, questo post e tutti gli altri, infatti avevo pensato di non metterlo, ma fare come se nulla fosse dopo aver letto quelle cose ... non si può, mi comporterei come loro ....
Cara Serena, noi sappiamo dai mezzi di informazione quello che loro vogliono farci vedere.... ricordo quelle bellissime scene della consegna delle case!!!! sorriso a 150 denti!!!! ma che lavorone!!!!!!!!! come siamo fortunati!!!!!!! vabbè, lasciamo stare, meglio non andare oltre in questa sede, ma siamo TUTTI burattini in mano ad una persona, senza, con questo, salvare nessun altro.

Ma che freddo fa... ha detto...

Questo sito mi 'e capitato nelle mie mani per un caso...stavo cercando le ricette per il panettone e ho trovato Suo discorso...sono stata all'Aquila l'anno prima del terremoto per scambio degli studenti con una delle scuole. Avevo tanti amici alla Sua citta'. con qualche tra di loro ho un po di contatto, ma purtroppo so che alcuni non sono con noi adesso...grazie al suo discorsino adesso sono molto comossa...grazie ! mille grazie!

abracci da Pologna e scusi per il mio terribile italiano